Liberté - Fraternité
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pensieri
La soddisfazione è offerta da piccole cose: cristalli casuali che la vita lascia scivolare tra le dita di chi riesce a stringere ancora le mani senza paura di ferirsi.
La soddisfazione è capire quello che piace, cogliere l’istante in cui riesci ad afferrare fra le dita l’infinita libertà di un “no”. Puoi sussurrarlo su un sorriso di consapevolezza. Puoi biasimarlo fra i fulmini della rabbia. Puoi dondolarlo sulle ginocchia dell’indecisione. Ma quando riesci a stringerlo con le mani senza paura di ferirti, in qualsiasi modo tu sia stata in grado di estrarlo, allora comprendi perché i ribelli dicono “no”.
Libertà. Consapevolezza. Conoscenza. Un gradino in più.
La mia casa ha profumato di cannella e zenzero, ha infiammato i cuori e gli animi di potente ottimismo e di divertito coraggio, vi ha accompagnati sulle note magistrali del profumo dei cibi.
Sorrido nell’ombra della candela mentre vi osservo mangiare le mie magie: gli antipasti di sfoglia profumata di nutrimento e sapientemente mescolata al calore dei formaggi più selvaggi e lussuriosi; le paste dai poteri rigenerativi che emanano condensato di creme, i mille strati della personalità di cipolle, porri e cipollotti sposati al calore del prosciutto e delle spezie; le cosce calde caramellate alle spezie che hanno fatto battere i cuori come percussioni all’unisono; i bocconcini di piccole patate avvinghiate con passione al verde porro simbolico, sino all’applauso accompagnato dal mio sorriso sornione: il dolce si siede a tavola e ferma ogni parola lasciando spazio solo alle mani che si scuotono e al silenzio rigenerativo di chi assorbe ogni boccone, la meraviglia morbida delle potenti mandorle, l’arcaico potere della cannella, il fuoco dello zenzero e il coraggioso cacao, e ancora glassa lucida e brillante di cacao con rifiniture in luminoso oro, il colore degli déi. Al centro un cuore di panna chantilly: panna per il nutrimento, zucchero perché sia dolce e vaniglia perché sia fascino di piacere.
Ed ecco che i più silenziosi parlano, ed ecco che i più tristi ridono, ed ecco che i timidi si rilassano, ed ecco che il tempo vola senza che nessuno se ne accorga, le parole fluiscono senza che il vino venga Iniziato, il ritorno alla casa della quotidianità è rimandato, e mentre la macchina è costretta a partire verso il conosciuto si pensa con sorpresa a come sia stato possibile, a come possano persone che non si sono mai viste stare bene come non stanno con chi conoscono.
L’Arte è Arte, non si fa con la chimica ma con il cuore e si deve sempre sorridere mentre la si pratica. E così si scivola da un pittore famoso a un cuoco, che riunisce gli stranieri sotto la stessa bandiera, li rende amici, li sposa fra loro.
E sorride nell’ombra osservandoli mangiare.
Così quando la mattina mi sveglio con l’amaro di chi ha l’incertezza del futuro e i suoi orizzonti stretti fra le dita di una capricciosa regina di cuori, scuoto la testa ascoltando il profumo della cannella e dello zenzero fra le labbra e mi ricordo che tutto è possibile, che le cose avvengono quando è tempo. E se il vento che soffia dal Nord mi fa desiderare un biglietto per il futuro, devo possedere la pazienza affinché il futuro sia pronto a desiderare me.
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