La Rosa di Campo così volava, volava e guardava, conosceva e intanto migrava.
Il Vento a cui piaceva girare la trasportava e pensando di farle un piacere prolungava il viaggio facendole vedere cose che non avrebbe mai visto perché, si era detto, almeno così una volta nella vita le vedrà.
La Rosa di Campo nonostante fosse spaventata e volesse solo ritrovare laTerra sotto le radici, suo malgrado, si interessò a quello che vedeva.
E vide tante persone piantare le piante dell'amore: alcune le piantavano a testa in giù perché non crescessero mai piantine e poi piangevano perché non vedevano foglioline; altre seminavano piante tropicali che non sarebbero mai nate perché erano troppo diverse, magari belle per questo, ma per questo impossibilitate a crescere; e tante interravano in fretta una piantina delicata con un solo germoglio, poi la annegavano di acqua perché crescesse in fretta, la piantina però marciva perché le cose costruite senza tempo non hanno mai tempo.
La Rosa di Campo guardava e suo malgrado si domandava.
Lei aveva voluto cambiare campo e andare in un giardino e forse era come affogare una piantina di attenzioni senza pazienza. Si chiedeva, senza darsi risposta.
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